La giunta di presidenza di Cotance, l’associazione europea della concia presieduta da Rino Mastrotto, si è riunita lo scorso 3 aprile a Bologna durante Lineapelle. Argomento principale dell’incontro, le tensioni sul grezzo e la fuga di pelli dall’Europa.
La giunta ha espresso grande preoccupazione sugli sviluppi del mercato della materia prima: la disponibilità di alcuni materiali essenziali sta diminuendo a velocità crescente, a causa dell’aumento dei livelli di export verso i Paesi extra-UE e dei prezzi che stanno raggiungendo valori mai visti. Le tipologie più colpite sono le pelli grezze destinate alle industrie di fascia top, ovvero ai brand che danno maggiore prestigio all’Europa, che dipendono dalle pelli di qualità, specializzazione dei conciatori europei.
“I conciatori europei”, comunica Cotance, “che già devono sopportare il problema di credit crunch nell’eurozona, assistono al proliferare di restrizioni all’export sulle materie prime da parte dei principali detentori e alla sottrazione delle proprie materie prime. È inaccettabile che le pubbliche autorità continuino ad ignorare la gravità della situazione. È tempo di prendere le misure necessarie a riequilibrare questo scompenso che tiene in ostaggio un’industria leader in Europa. Un fallimento in questo senso potrebbe seriamente compromettere la competitività della concia europea, culla della creazione del benessere e dell’occupazione nella catena del valore dell’industria della pelle”.
È stato chiesto dalla presidenza un monitoraggio ufficiale della disponibilità e dei prezzi delle pelli grezze continentali. SI tratta di una misura prevista dal regolamento Ue per fronteggiare situazioni analoghe e riconoscere il livello critico di scarsità, prima di intraprendere eventuali misure correttive.