Dal 5 giugno, le concerie del Bangladesh non in regola con le norme anti inquinamento devono corrispondere un’imposizione aggiuntiva. Lo ha annunciato il ministro delle Finanze di Dacca, A M A Muhith: “L’importo è uguale all’un per cento dei profitti se l’azienda inquina l’ambiente”. Le concerie andranno invece incontro a facilitazioni fiscali, grazie a un budget stanziato e pari a 32 milioni di euro, nel caso in cui costruiscano impianti di recupero delle acque. Il Bangladesh è uno dei maggiori inquinatori nel mondo conciario. A giudizio del ministro Muhith, la tassa verde “risolverà il problema e incoraggerà il settore a creare impianti per il trattamento delle acque”. (pt)
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