Un socio industriale o finanziario. Un interlocutore con cui consolidarsi. Gruppo Conciario CMC e Lamonti Cuoio cercano partner “per una possibile valorizzazione del business”. Per questo, riporta il Sole 24 Ore, si affidano a Mediobanca. Si attende l’inizio del percorso per dicembre, mentre a gennaio dovrebbero arrivare le prime offerte non binding, cioè non vincolanti.
CMC e Lamonti Cuoio
Gruppo Conciario CMC e Lamonti Cuoio fanno entrambi parte del consorzio Cuoio di Toscana. Inserite nella filiera della calzatura di lusso, nel 2020, riporta ancora il Sole 24 Ore, prevedono 60 milioni di euro di ricavi con Ebitda di 14 milioni (22%).
I possibili interessati
Le due concerie, si diceva, sono aperte a partner industriali e a realtà finanziarie. Secondo la testata economica, tra i possibili interessati all’operazione ci sarebbe NB Reinassance Partners, già entrata nel mondo della pelle con Rino Mastrotto Group. Non solo. Tra i papabili si annoverano i fondi di private equity Lion Capital (che di recente ha acquisito il gruppo Menghi, leader della calzatura in gomma), Alpha e Chequers.
L’interesse per la concia
La notizia arriva mentre sul numero 11 de La Conceria ci chiediamo quanti family business siano interessati ad aprirsi ai capitali esterni. Dal canto loro, i fondi hanno già dato dimostrazione di apprezzare la filiera. Rino Mastrotto Group è solo l’ultimo dei casi: già Pasubio e Chiorino Technology, per fare qualche esempio, hanno conosciuto l’ingresso di fondi nella compagine societaria.
Leggi anche: