Sono sempre maggiori gli interessi egiziani sulla Tanzania, Paese dell’Africa orientale dal grande potenziale conciario. Qui Hassani Hassani, direttore di Egypt Carpet Company, è pronto ad immaginare fattivamente la realizzazione di uno stabilimento produttivo. Lo ha dichiarato al dailynews.co.tz a margine della 48esima edizione del Saba Saba, la fiera internazionale che si è chiusa il 13 luglio a Dar es Salaam. “Una fabbrica mi permetterebbe non solo di produrre articoli in pelle, ma anche di condividere la mia esperienza con la comunità tanzaniana – ha ricordato Hassani – in particolare con le donne, insegnando loro l’arte della lavorazione della pelle”.
I crescenti interessi egiziani
Quello che gli imprenditori egiziani vedono di buon occhio in Tanzania è naturalmente l’opportunità di lavorare le pelli dei numerosi allevamenti del Paese. Che offre anche pelli di coniglio, pecora, capra e cammello. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica (NBS), la Tanzania ha la seconda popolazione bovina più grande dell’Africa, dopo l’Etiopia. Ma nonostante questo, il contributo del settore zootecnico al reddito nazionale non è sostanziale. Le attività legate all’allevamento rappresentano infatti solo il 27% del contributo del settore agricolo all’economia e il 7,1% del PIL della Tanzania. Il tasso di crescita del settore è pari al 5,0%.
Le relazioni
Prima di tornare in Egitto, Hassani punta ad incontrare i referenti del Tanzania Investment Center (TIC) e la Tanzania Industry Research and Development Organization (TIRDO). Un modo per tessere relazioni e trasformare l’entusiasmo della fiera in partnership concrete con le aziende tanzaniane, con l’obiettivo di fare business e promuovere la crescita dell’industria nazionale della pelle. (aa)
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