Come da tradizione, ieri, cioè il giorno prima dell’avvio di APLF (Asia Pacific Leather Fair) si è svolta l’Assemblea Annuale (foto a sinistra) di ICT, alias International Council of Tanners. Occasione importante per fare il punto di una congiuntura complessa. E non solo, visto che si è celebrato il rinnovo della presidenza, carica che è stata affidata a Bekir Burak Uyguner titolare dell’omonimo gruppo conciario turco (a destra nella foto).
ICT rinnova la presidenza
Bekir Burak Uyguner subentra a Mwinyihija Mwinyikione, presidente dell’associazione conciaria africana (Africa Leather and Leather Products Institute). Guida dell’omonima e storica conceria (Uyguner Tanning, anno di fondazione: 1935), di cui rappresenta la terza generazione, Uyguner presiede anche l’associazione di categoria turca: Turkish Leather Industrialists Association. Uyguner Tanning produce pelle per arredamento, calzature, abbigliamento e pelletteria.
Una congiuntura complessa
L’elezione di Uyguner ha fatto da cornice un tavolo di discussione dove è emerso come la congiuntura conciaria attuale rimanga particolarmente incerta e poco rassicurante. Non solo dal punto di vista commerciale, ma anche da quello della gestione della produzione. Sotto i riflettori, infatti, ci sono alcune problematiche di stretta attualità che coinvolgono l’Unione Europea e che possono avere ripercussioni evidenti sull’industria conciaria. Per esempio, come scrive ICT in una nota, “la due diligence per i prodotti esenti dal rischio deforestazione (comprese pelli grezze e cuoio), e la legislazione chimica che riguarda l’uso di cromo, bisfenoli, glutaraldeide e PFAS nella pelle”.
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