Promozione della produzione nazionale, difficoltà nel trovare manodopera specializzata e, quindi, formazione. Sono temi comuni a molti settori e in vari Paesi. Sono i temi prioritari nell’agenda della filiera francese della pelle che ha chiuso “un ottimo 2021”, guidato dalle esportazioni di pellami grezzi (+44% sul 2020) e pelletteria (+30%). CNC (Conseil National du Cuir) ha divulgato i dati nel corso dell’incontro “Voeux Et Engagements 2022” (obiettivi e impegni 2022) che si è svolto martedì 25 gennaio 2022.
Il 2021 della filiera francese della pelle
La filiera francese della pelle si compone di 12.800 aziende, 133.000 addetti e sviluppa un fatturato annuo di oltre 25 miliardi di euro, di cui 13 miliardi arrivano dall’export. Nel 2021 le esportazioni sono cresciute del 24% rispetto al 2020 e del 9% rispetto al 2019. Nel dettaglio: +44% per i pellami grezzi, +17% per l’industria conciaria, +14% per le calzature e +30% per la pelletteria.
Pelletteria e temi caldi
CNC segnala l’ottima performance della pelletteria di lusso. Edgard Schaffhauser, CEO della Fédération Francaise de la Maroquinerie (FFM), ha sottolineato che, per soddisfare la crescente domanda di pelletteria, le aziende hanno aperto nuove unità produttive. Ogni anno sono disponibili 3.000 posti di lavoro con le aziende che fanno fatica a reclutare nuovi dipendenti. Nel corso dell’incontro “Voeux Et Engagements 2022” CNC ha elencato le sue sfide prioritarie. Per esempio: la promozione dell’occupazione e della formazione, il miglioramento della competitività delle aziende, anche attraverso l’innovazione e la tecnologia. (mv)
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