La moda della scarpa sportiva con tomaia in tessuto morbido modello socks “sta già passando”: e se lo dice Jon Clark, ceo del gruppo conciario PrimeAsia, c’è da credergli. La considerazione, scrive il portale LeatherBiz, è arrivata nell’ambito di un dibattito pubblico (durante l’ultima APLF) con Yves Morin, giù presidente di CTC e UITIC. Lo specialista francese aveva appena scaricato sui brand la responsabilità della quota calante delle calzature in pelle: sono loro, che soddisfano l’insoddisfacibile richiesta dei Millennials di sneaker, a preferire i materiali alternativi. Secondo Clark, la cui azienda su Twitter può vantare di aver fornito la pelle per le mitiche sneaker indossate da Spike Lee nella notte degli Oscar, non c’è una scelta di campo dei marchi (“è piccola la quota di consumatori che per ragioni etiche non vogliono la pelle”, spiega), ma solo una questione di trend stilistici. Trend che, notoriamente, vanno e vengono seguendo cicli fashion molto stretti. E così il ceo di PrimeAsia, che ha di recente inaugurato la conceria vietnamita rinnovata con macchinari italiani, può dire che la moda della scarpa sportiva in tessuto è già agli sgoccioli. Nike e Adidas, per i quali già produce 110 milioni di piedi quadri l’anno di pelle (10,2 milioni di metri quadri), stanno aumentando gli ordini.
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