La pelle indiana scende in picchiata. I dati sulle esportazioni di pelli e prodotti in pelle del Council for Leather Exports (CLE) certificano una contrazione del 28,3% di base annua. Anche qui, come nel resto del mondo, la pandemia ha segnato una svolta sui canali con dell’e-commerce. Ora l’industria chiede risposte al Governo, alle prese però con il dilagare del virus.
La pelle indiana scende in picchiata
CLE ha diffuso i dati sulle esportazioni di pelli e prodotti in pelle. Questi certificano una contrazione del 28,3% tra l’anno fiscale 2020-2021 e il 2019-2020. Le vendite hanno toccato i 3,3 miliardi di dollari, in discesa rispetto ai 4,6 miliardi dell’anno precedente. Secondo il centro di ricerca le cause risiedono nell’impatto che il Covid ha avuto sui mercati europeo, britannico e statunitense. “L’export viaggia in gran parte tramite il canale e-commerce. Quindi, c’è un grande cambiamento nelle esigenze dei clienti esteri, poiché i centri commerciali e i negozi sono chiusi e la distribuzione fisica non vuole accumulare scorte”, spiega a thehindu.com Shai Aqeel Ahmed Panaruna, presidente del Council for Leather Exports. Panaruna aggiunge che i principali mercati stanno aprendo, ma l’industria indiana è preoccupata per l’impatto della nuova ondata di Covid-19 in India.
Le richieste
CLE auspica che il governo metta in campo una politica commerciale estera favorevole. Serve al completo rilancio delle esportazioni. Tuttavia, il primo ministro Modi deve fare i conti da un lato con l’esplosione del virus nel Paese, che sta causando decine di migliaia di morti quotidianamente. E, dall’altro, con le accuse di associazioni e categorie sanitarie che lo ritengono responsabile di tale crisi, avendo incoraggiato le persone a uscire e partecipare a incontri pubblici in massa. (art)
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