Prima (lo scorso giugno) l’inserimento tra le 500 aziende italiane più performanti, ranking redatto da L’Economia del Corriere della Sera analizzando i bilanci degli ultimi 7 anni. Poi, a fine ottobre, essere tra le 6 imprese italiane che rientrano nel report “1000 companies to inspire Europe” elaborato dal London Stock Exchange Group (LSEG) combinando i principali indicatori di performance finanziaria (nella classifica c’erano anche Mario Levi Group di Torino e i calzaturifici Premiata di Montegranaro e Leo Shoes di Casarano). Infine, diventare parte del gruppo delle ultime 35 aziende italiane che hanno fatto ingresso al programma Elite, community internazionale di Borsa Italiana “dedicata alle realtà ad alto potenziale di crescita”. Una vera e propria escalation, quella della conceria Poletto Leathers di Arzignano, definita dal suo titolare Sergio Poletto (nella foto), che ha avviato l’attività insieme al fratello Claudio 25 anni fa, “come una serie di importanti riconoscimenti per una conceria come la nostra, che dal 2009 a oggi è cresciuta del 600%, arrivando a fatturare 22/23 milioni di euro”. Riconoscimenti non “passivi”, perché “l’inserimento nel programma Elite significa accettare di intraprendere un percorso di un anno di valutazione della propria attività in funzione di una nuova coscienza aziendale e manageriale”. Obiettivo? “Non necessariamente la Borsa”, ma la consapevolezza concreta di come finanziare la propria crescita sganciandosi dalla tradizionale “dipendenza” dal sistema bancario. “Si tratta di una scommessa sul futuro”, necessaria per chi, conclude Poletto “ama come noi il proprio lavoro”. E vuole trovare soluzioni manageriali per evolverlo.