Il danno economico e sociale causato alle aziende rispettose della legge da prodotti irregolari va prevenuto e, soprattutto, punito, per salvaguardare il mercato comunitario. È l’appello che Cotance, la sigla che riunisce le associazioni nazionali della concia, CEC, analoga federazione della calzatura, e la piattaforma sindacale IndustriALL rivolgono al Parlamento e al Consiglio Europeo, impegnati nella discussione del Regolamento per la Vigilanza del Mercato (Regulation on Market Surveillance). I prodotti non a norma rappresentano il 40% di quelli in circolazione nell’area UE, sostengono le tre sigle citando documenti comunitari. L’impatto in termini di fatturato e di ricadute occupazionali per le aziende che, invece, si impegnano nel rispetto delle regole è immane. Nel percorso di armonizzazione delle normative europee, è dunque la richiesta di Cotance, CEC e IndustriALL, le autorità comunitarie non possono sottovalutare l’impatto sulla competizione di mercato dei prodotti non a norma, di provenienza europea o extra-europea: rappresentano un rischio per l’ambiente e la salute dei consumatori, certo, ma anche un concorrente scorretto per le imprese leali e il loro indotto.
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