Il sentiment della filiera è enigmatico, come la congiuntura

Il sentiment della filiera è enigmatico, come la congiuntura

Abbiamo approfittato di Lineapelle 104 per comprendere il sentiment della filiera. Abbiamo chiesto agli operatori del settore di rispondere alla più insidiosa delle domande: come si immaginano la fine della crisi? I risultati sono di complessa lettura, inevitabilmente. Il titolo dell’approfondimento, infatti, è “Scrutando l’imperscrutabile”.

 

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Il sentiment della filiera

“Lo spaesamento degli operatori della filiera della pelle si comprende appieno dalle risposte alla domanda, solo apparentemente semplice, in quale trimestre prevede la ripresa del mercato?. Il range delle possibilità – si legge nell’articolo, pubblicato sul numero di ottobre del mensile La Conceria – va dall’ultimo trimestre del 2024 al primo del 2026 e non ce n’è uno che si avvicina, anche solo lontanamente, alla maggioranza assoluta. Di certo nessuno crede nella ripartenza immediata, cioè entro la fine dell’anno in corso, che riceve solo il 3,1% dei consensi, mentre un significativo 9,4% del campione si rifugia nel prudente e a tratti fatalista non sa”. Quali sono le altre domande? Quale sarà la prima tipologia di pelle a ripartire, “Quale destinazione d’uso” e “il mercato che trainerà la ripresa”.

Clicca qui per leggere la versione integrale di “Scrutando l’imperscrutabile”

Qui per sfogliare il sommario di “Cosa resterà di questi anni 20”

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