Possiamo definirla l’onda lunga del dibattito innescato poco più di un mese fa a Glasgow, in occasione di COP26. Un dibattito che ha portato la conceria italiana a entrare in diretto contatto con SMI – Sustainable Markets Initiative varata dal Principe Carlo. E che, come risultato di queste ultime ore, ha fatto sì che UNIC – Concerie Italiane abbia ricevuto l’invito a far parte integrante dei sostenitori di Terra Carta, il documento strategico redatto da SMI. Un vero e proprio, nonché molto significativo, sigillo green per l’approccio sostenibile e responsabile della pelle italiana.
Il sigillo green del Principe Carlo
UNIC, dunque, è stata accolta nel gruppo dei 462 firmatari di Terra Carta. Gruppo trasversale ai settori produttivi e dei servizi, composto in prevalenza da player anglosassoni. Gruppo che ha sottoscritto un “piano di rilancio che pone Natura, Persone e Pianeta al centro della creazione di valore globale”. Un processo “che sfrutterà il potere prezioso e insostituibile della natura combinato con l’innovazione trasformativa e le risorse del settore privato”, spiega in una nota il Principe del Galles.
Terra Carta
“Prendendo il nome dalla storica Magna Carta – si legge online -, che ha ispirato la fede nei diritti e nelle libertà fondamentali delle persone oltre 800 anni fa, Terra Carta mira a riunire le persone e il pianeta”. Obiettivo: “Dare diritti e valore fondamentali alla Natura, garantendo un impatto duraturo e un’eredità tangibile per questa generazione”. Per raggiugerlo, l’iniziativa lanciata dal Principe Carlo individua e coopta quelle realtà del contesto privato, “leader del loro settore” e che “allo stesso tempo hanno una roadmap credibile, quindi sostenuta da dati scientifici riconosciuti” in riferimento alla gestione green della propria attività. Un riconoscimento concreto e costruttivo, dunque, per la mission di UNIC e della conceria italiana.
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