Entro il 2025 la filiera nigeriana della pelle incasserà 1 mld l’anno. Ne è convinto il governo di Abuja, che il 6 luglio ha annunciato un piano strategico per stimolare la crescita del settore. Secondo le previsioni, il commercio estero della pelle e dei prodotti in pelle può diventare uno dei principali motori dell’export. Il piano prevede azioni in otto aree tematiche: diritti di proprietà intellettuale, governance, nuove tecnologie, migliori pratiche ambientali e sociali, marketing, finanziamenti, infrastrutture critiche e ricerca e sviluppo.
Fatturare 1 mld l’anno
Martedì 6 luglio il vicepresidente Yemi Osinbajo ha partecipato a un evento ad Abuja. Qui il ministro ha annunciato il lancio di un piano strategico per la crescita della filiera della pelle. “Il nostro Paese è uno dei maggiori produttori di pelle e prodotti finiti in pelle in Africa – sono le parole di Osinbajo secondo leadership.ng –. Uno studio condotto dal Nigeria Economic Summit Group ha previsto che l’industria della pelle nigeriana ha il potenziale per generare oltre un miliardo di dollari entro il 2025. La catena del valore della pelle è lunga. La stessa industria della pelle e dei prodotti in pelle impiega attualmente oltre 700.000 lavoratori con circa 500.000 addetti nel settore della pelletteria finita”.
Il piano
Il piano prevede interventi da parte del governo centrale in 8 aree tematiche, dicevamo. Attualmente, ha fatto sapere ancora Osinbajo, in Nigeria sono 11 le aziende che esportano pelle e prodotti in pelle dando lavoro a circa 8.000 persone. Il piano punta a incrementare il valore delle esportazioni del 70%. Secondo il vicepresidente, l’export di pelle è cresciuto costantemente raggiungendo un picco di circa 117 milioni di dollari nel 2018 ma è diminuito nel 2020 in gran parte a causa della pandemia. (art)
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