Un altro incidente mortale e ancora accuse di irregolarità si abbattono sul mondo della concia indiana. Ieri, in uno stabilimento che sorge nell’area di Jajmau, nel distretto di Kanpur, un uomo è morto e altri 3 sono rimasti gravemente intossicati a causa dell’inalazione di gas tossici. Secondo le prime ricostruzioni, il titolare della conceria avrebbe mandato un primo operaio a pulire un serbatoio, ma il dipendente (quello che poi ha perso la vita) avrebbe accusato improvvisamente un malore. Gli altri tre operai rimasti intossicati sarebbero soccorsi in suo aiuto, rimanendo però vittima delle esalazioni. Intanto nella regione del Tamil Nadu, 9 dei 13 impianti di trattamento dei reflui saranno rinnovati entro il 2020. È quanto ha deciso e annunciato il governo indiano, inserendo il progetto nel programma di sviluppo dei settori calzatura, pelletteria e accessori e stanziando 7.820 crore di rupie (quasi un miliardo di euro) per il prossimo triennio. Parallelamente, il Central Leather Research Institute si occuperà di coinvolgere partner tecnici stranieri per migliorare le condizioni del distretto.