Le concerie di Kanpur riaprono. Le imprese del distretto indiano tornano in funzione il 29 maggio, dopo oltre due mesi di lockdown. La maggior parte di loro non ha ordini o ne ha pochissimi. La speranza è, quindi, riposta nelle forniture per il settore pubblico. Ma al momento devono affrontare anche il problema della carenza di manodopera.
Le concerie di Kanpur riaprono
Le concerie di Kanpur si sono fermate il 21 marzo a causa della pandemia da Covid-19. Oggi riprenderanno la loro attività, ma la maggior parte di esse non ha ordini in agenda né da parte di clienti esteri né nazionali. Così gli operatori ripongono tutta la loro fiducia nelle forniture per il settore della Difesa e delle forze dell’ordine. In questo caso la domanda non si è fermata. La pelle conciata nel distretto è infatti destinata per la maggior parte alla produzione di calzature, selleria e accessori.
Mesi per tornare a regime
In ogni caso, i conciatori di Kanpur prevedono che per riprendere l’attività al 100% ci vorranno mesi. Al di là dei mercati fermi, gli operai sono fuggiti dalle città, tornando nei loro villaggi, per la paura del virus e a causa della crisi. Secondo le associazioni di categoria, mancherebbero all’appello circa 800.000 lavoratori. Sono tutti quelli con un contratto a tempo parziale. Mentre i circa 200.000 con contratto a tempo pieno hanno percepito lo stipendio durante il lockdown e quindi non sono fuggiti, come spiega a business-standard.com Naiyyar Jamal, vicepresidente di Jajmau Tanners Association. (art)
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