La filiera della pelle indiana prova a uscire dalla crisi. Ma le troppe tasse rallentano la risalita. Il governo indiano ha annunciato la nascita di un nuovo grande polo calzaturiero nella città di Panapakkam. Il polo dovrebbe aiutare l’industria conciaria locale, che nel frattempo deve fare i conti con un sistema di tassazione ritenuto esagerato dagli operatori. Il timore, in particolare, è che il recente incremento del 7% delle imposte comprometta le esportazioni.
Nuovo cluster per la scarpa
Il Primo Ministro del Tamil Nadu, Muthuvel Karunanidhi Stalin, ha annunciato la nascita di un nuovo polo calzaturiero. Secondo quanto riporta thehansindia.com, il cluster occuperà una superficie complessiva di 1 km quadrato, nella città di Panapakkam, nel distretto di Ranipet. Il progetto comporterà un investimento di 51 milioni di dollari e, secondo le autorità locali, fornirà “una spinta significativa alle industrie dei prodotti in pelle e della concia” nel Tamil Nadu. L’obiettivo è generare 20.000 posti di lavoro.
Troppe tasse per la pelle
Dal 5 al 12%. Tale è l’incremento delle imposte che il governo indiano ha annunciato sui prodotti finiti in pelle. “Non è una buona decisione quando il Paese mira a triplicare le esportazioni” ha affermato a indiashippingnews.com il presidente di Indian Leather Products Association, Ajay Tarway. “I nostri costi – continua – sono già aumentati del 25-30% a causa dell’inflazione dei materiali in entrata. Quando ci stavamo riprendendo dalle perdite subite durante Covid, questo diventa un ostacolo”.
Immagine Wikimedia Commons
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