Le ore (in totale) sono 1.800, “suddivise in quattro semestri e ripartite in 1.080 ore di lezioni in aula e 720 ore di stage curriculare”. I docenti, “per almeno il 50% sono esperti di aziende del settore”. Il corso inizierà il prossimo 30 ottobre e formerà “tecnici con competenze in materia di chimica e scienza dei materiali, con particolare riferimento alla pelle e ai relativi metodi di caratterizzazione, trasformazione e innovazione di prodotto e di processo”. Il 13 luglio scorso l’Istituto Isabella d’Este Caracciolo di Napoli ha pubblicato i bandi di selezione per l’ammissione a tre corsi che rientrano nel piano formativo dell’ITS Moda Campania, tra i cui fondatori c’è SSIP, la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti, e che nel parterre dei soci ha le concerie DMD Solofra, NCL e DLG. Il corso che chiama direttamente in causa la formazione conciaria porta il titolo di “Tecnico superiore esperto in Scienza e Cultura Tecnica delle pelli e dei nuovi materiali”. Chi seguirà questo corso, ne uscirà con un corposo profilo professionale, avendo (si legge nel bando) “padronanza nella progettazione dei prodotti di filiera, di comunicazione di prodotto e in materia di chimica di base, chimica e tecnologia conciaria, scienze dei materiali, scienze ambientali; saprà eseguire la caratterizzazione e le analisi sul cuoio e sui prodotti chimici; saprà gestire i processi di concia nell’ottica dell’innovazione, del risparmio energetico e dell’eco-sostenibilità; saprà collaborare alla pianificazione di processi conciari innovativi; saprà partecipare alle strategie di valorizzazione e comunicazione della produzione conciaria e alla progettazione di nuovi materiali, con particolare riferimento all’utilizzo della pelle nei processi manifatturieri avanzati e nella fabbricazione digitale”. Tutto quello che serve, oggi, per affrontare la pelle con un approccio 4.0.
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