La stretta ambientalista cinese ha colpito cinque concerie del distretto di Anhai, nella provincia di Jinjiang. I cinque stabilimenti hanno largamente superato la soglia di liquami e scarichi prevista nel fiume Kenu, il cui livello anche visivo di inquinamento è apparso insostenibile ai 368 rilevatori che si sono riversati con 46 furgoni nei villaggi di Kemu e Bingcuo. Le ispezioni sono state 200. Due dei proprietari sono stati arrestati. (pt)
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