Nuovo stop per la concia di Jajmau. L’Uttar Pradesh Pollution Control Board (UPPCB) ha imposto la chiusura a tempo indefinito a 95 concerie del distretto di Kanpur, in India. Lo stop deriva dal sovraccarico di una stazione di pompaggio del grande impianto di trattamento dei reflui. Un problema che, a sua volta, nascerebbe dal fatto che le aziende stavano riversando i propri scarichi nella rete di fognature civili.
95 concerie
L’autorità ha imposto il blocco temporaneo delle attività con una comunicazione ufficiale il 19 marzo 2021. L’UPPCB ha ordinato l’interruzione dell’elettricità e dell’acqua a tutte e 95 le concerie, che ora dovranno inoltre installare telecamere a circuito chiuso entro un mese e inviare i conseguenti rapporti di conformità. Giovedì 25 marzo le autorità hanno provveduto alla disconnessione della fornitura elettrica e idrica.
La replica
Secondo i funzionari, come riporta timesofindia.indiatimes.com, le aziende collegate alla stazione di pompaggio numero 3 dell’impianto di trattamenti, unico filtro prima della re-immissione nel Gange, avrebbero scaricato i loro effluenti nelle fognature domestiche. Come conseguenza la linea avrebbe subito un sovraccarico. “I funzionari non hanno nemmeno ascoltato le nostre versioni e hanno emesso l’ordine di chiusura” commenta il conciatore Firoz Alam. L’arbitrarietà della decisione, attaccano ancora gli imprenditori, sarebbe confermata dal fatto che le concerie possiedono misuratori di portata. Questi strumenti, tuttavia, non rileverebbero l’attività in maniera costante 24 ore su 24. (art)
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