Sulla carta l’impegno di Song Shin Leather, gruppo cinese della concia con quartier generale nel Guangdong, è interessante. Stando all’accordo sottoscritto il 27 marzo con Bangladesh Export Processing Zones Authority (BEPZA) e le autorità locali, investirà 6 milioni di dollari (circa 5,5 milioni di euro) per una conceria in località Comilla. Per la filiera bangladese della pelle, che da anni non riesce a rigenerarsi da sola (il flop del distretto di Savar è emblematico), un’iniezione di fiducia, oltre che di capitali.
L’impegno cinese
Certo, al momento quello di Song Shin Leather è solo un impegno sulla carta. Stando a quanto diffonde l’agenzia di stampa BSS, non è noto entro quando il gruppo cinese conta di aprire il nuovo impianto né quali condizioni ha ottenuto dalle autorità bangladesi. Sappiamo solo che lo stabilimento tratterà pelli di mucca e di bufalo con una proiezione di 750.000 metri quadri annui di materiale. Quando sarà a pieno regime, inoltre, conterà nelle intenzioni dei promotori fino a 100 addetti. Staremo a vedere.
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