Notizie dalla concia dell’Asia centrale. Da un lato quella pachistana stringe alleanze con partner regionali in vista di possibili cooperazioni internazionali. Dall’altra quella indiana schiva, con il distretto di Kanpur, problemi energetici e di smaltimento delle acque reflue.
Cosa fa il Pakistan
Guarda con interesse al Kirghizistan. Come riporta la stampa locale, di recente i vertici di Kyrgyzindustry si sono incontrati con due gruppi di imprese pachistane per valutare possibilità di cooperazione economica. Con particolare attenzione alle esigenze della filiera della pelle. Per cominciare si potrebbe strutturare l’import in Pakistan di pelli grezze dal Kirghizistan. In seconda battuta i pachistani potrebbero fare investimenti diretti in Kirghizistan per installare fabbriche per la produzione del prodotto finito (abbigliamento, accessori e giacche).
E quella indiana
Faticano a trovare serenità le aziende del distretto di Kanpur, nello stato dell’Uttar Pradesh. Non solo fronteggiano il caro energia: si parla di un +50% in bolletta. Ma devono ancora risolvere il problema del CETP, cioè dell’impianto di depurazione delle acque in costruzione a Jajmau. È notizia di questi giorni che la magistratura distrettuale ha ammonito 19 concerie, in ritardo con il versamento della prima e seconda quota degli oneri di costruzione. Se non si mettono in regola, non la passeranno liscia.
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