Una filiera industriale prossima all’estinzione. In 10 anni la concia dell’Uruguay ha perso il 67% degli addetti, mentre le imprese attive si sono ridotte a 6. I superstiti vivono in condizione di allarme: 5 concerie su 6 vedono diminuire i livelli produttivi, mentre per i loro addetti mancano forme di sostegno pubblico ad integrazione dello stipendio. È il quadro della concia uruguayana emersa da un incontro tra industriali e governo di Montevideo riportato da Leatherbiz. Che cosa chiedono gli imprenditori per emergere dalle secche della crisi? Una dose di protezionismo. Il problema, a loro dire, sta nella quota troppo alta di materia prima conciaria che lascia il Paese prima di essere lavorata.
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