Un nuovo “bollino” per semplificare l’attività delle concerie e dei calzaturifici con la pubblica amministrazione. È la proposta avanzata dai rappresentanti UNIC – Concerie Italiane intervenuti venerdì mattina nel corso del convegno “La sostenibilità della filiera delle pelli e le nuove opportunità degli acquisti pubblici verdi nel settore delle calzature“, svoltosi a Padova e organizzato dalla sezione veneta dell’Albo gestori ambientali e dall’Ufficio unico regionale ambientale delle Camere di Commercio del Veneto. Al centro del dibattito vi sono stati i Criteri ambientali minimi per gli acquisti pubblici, i cosiddetti CAM, e le difficoltà finora emerse per la loro applicazione. Primo e più rilevante degli ostacoli è rappresentato dai tempi e dalle competenze richieste alle stazioni appaltanti per la raccolta di tutte le informazioni necessarie circa gli stringenti criteri stabiliti per legge dei fornitori di pellame, componenti e prodotti finiti. Per snellire la lunga ma indispensabile verifica del rispetto dei CAM la proposta avanzata da UNIC prevede la creazione di uno specifico schema di certificazione associabile a un “bollino CAM” di cui a monte i fornitori si potrebbero dotare, dimostrando immediatamente alle stazioni appaltanti il rispetto dei parametri nell’intero processo produttivo. I rappresentanti del governo, presenti al dibattito, si sono detti interessati a valutare l’opportunità. (art)
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