La roadmap di Cotance: difesa ad oltranza contro le fake news e “il proliferare di richieste di test sempre più irragionevoli”

Il 2018 è l’anno che richiede un cambio di marcia. Il 2019 quello che permetterà di festeggiare i primi 50 anni di Cotance alla luce di una rinnovata e grintosa volontà di “dare alla pelle quello che è della pelle”. L’ultima Assemblea Generale della confederazione europea delle associazioni conciarie nazionali, infatti, oltre ad aver eletto il nuovo presidente (l’austriaco Andreas Kindermann, ceo di Wolldorf Leather) ha messo nero su bianco la sua roadmap in vista del 2019, anno in cui festeggerà i suoi primi 50 anni di vita. Due, tra i tanti, i fronti caldi sui quali strutturare in modo nuovo e più diretto le proprie azioni. Il primo riguarda il proliferare di quelle che Cotance, in una nota, definisce “fake news che influenzano in modo sostanziale la percezione della pelle da parte dell’opinione pubblica e che sono veicolate da associazioni vegane e ambientaliste i cui obiettivi primari sono l’eradicazione dei consumi di carne e la distruzione dell’industria. Target da raggiungere diffondendo, in particolare online, falsità e confusione sulla natura della pelle e dell’industria conciaria”. Il secondo, invece, è relativo “al proliferare di richieste di test sempre più imprevedibili e irragionevoli da parte dei clienti, in particolare nei settori della moda, che aggiungono costi non produttivi ingiustificati ai conciatori e creano ulteriori pressioni sui loro margini”. Difesa ad oltranza, dunque, e sviluppo di strategie di contrattacco.

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