Alcuni risultati sono stati già raggiunti. Ma per fare fronte all’emergenza e alle necessità del territorio i conciatori a De Luca chiedono di più. Dopo l’incontro del 28 marzo, la Regione Campania ha finanziato con 1,4 milioni di euro i lavori relativi al contenimento delle emissioni in atmosfera del depuratore di Solofra. E con poco più di un milione il piano di caratterizzazione della falda acquifera per l’area della stessa cittadina e del comune contiguo di Montoro. A sei mesi di distanza, il governatore torna il 12 settembre nella capitale campana della concia. Dove Mario De Maio (DMD Solofra), presidente della sezione Conciatori di Confindustria Avellino, ha presentato le necessità del settore.
“La catastrofe dietro l’angolo”
“Oltre 170 aziende, 2.000 dipendenti e un fatturato annuo di oltre 400 milioni di euro”. Così De Maio presenta il distretto. Distretto che, però, affronta “una crisi che va oltre ogni nostra capacità o volontà – spiega De Maio –. Ci sono pressioni e speculazioni internazionali che noi non possiamo assolutamente arginare”. Il riferimento è alla crisi energetica e alla spirale inflazionistica scatenate dalla guerra. “Il report UNIC del 6 settembre fotografa impietosamente la situazione per il comparto pelle-cuoio. Dobbiamo solo aspettare che il Governo intervenga velocemente, ma soprattutto pressi il Consiglio Europeo ad adottare immediatamente provvedimenti. Altrimenti la catastrofe è dietro l’angolo”.
Le richieste dei conciatori a De Luca
Fronteggiare la crisi, dunque, e dare impulso al tessuto economico. De Maio consiglia al governatore Vincenzo De Luca tre direttrici di azione. La prima per l’ambiente, con “l’ammodernamento dell’impianto di depurazione con le nuove tecnologie disponibili”. Poi nella direzione dello sviluppo industriale. Con agevolazioni per la realizzazione di sistemi di produzione di energia da fonti alternative. Non solo: con bandi per favorire nuovi investimenti e il recupero di stabilimenti dismessi nell’area di crisi complessa. Con l’inserimento del distretto nelle aree ZES (Zone Economiche Speciali). Nonché con azioni di sostegno della Ragione a favore della filiera della pelle. E con l’istituzione a Solofra di uffici doganali e dei relativi magazzini, così da rendere più economiche le attività di import-export. L’ultima direttrice riguarda le infrastrutture. Al distretto di Solofra “servono “la terza corsia raccordo Avellino – Salerno, i cui lavori sono fermi a Mercato San Severino – conclude De Maio –. L’elettrificazione della linea ferroviaria Avellino – Salerno e l’adeguamento dell’area ASI”.
In foto (da RSC – Radio Solofra City): a sinistra il sindaco di Solofra, Nicola Moretti, e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca; a destra, Mario De Maio (DMD Solofra)
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