Nei primi 10 mesi dell’anno fiscale in corso il fatturato estero dell’area pelle bengalese si è fermato a quota 838 milioni di dollari, in calo dell’8,7% su base annua. Mentre la calzatura è l’unica categoria di prodotto in area positiva (raccogliendo 491 milioni di dollari cresce del 6,7%), la pelletteria nel periodo conosce un tracollo verticale: con appena 200 milioni di export, perde il 33%. Le pelli finite, infine, si tengono nella media cedendo il 5,7% (147 milioni). Secondo quanto riporta Leatherbiz, il governo del Bangladesh stima di poter concludere l’anno fiscale con l’export complessivo dell’area pelle a 1,1 miliardi di dollari.
La sete di import del Pakistan
Se Dacca piange, Islamabad non ride. PTA, l’associazione della concia del Pakistan, chiede al proprio governo di rendere più semplici le attività così da ravvivare il business. Come? Sostenendo l’acquisto di macchinari dall’estero, ritirando i dazi sull’import degli ausiliari chimici e alleggerendo i regolamenti sanitari per l’approvvigionamento della materia prima conciaria dai mercati internazionali.
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