Prima ancora di essere un prodotto, la pelle è e deve essere “cultura”. Dimensione ovvia, per gli addetti ai lavori. Dimensione da raccontare, spiegare e insegnare alle nuove generazioni di consumatori e designer. Ed è proprio a questi ultimi che si rivolge una lunga serie di attività formative promossa da Lineapelle e UNIC – Concerie Italiane. Due sono in pieno svolgimento e, oggi, hanno affrontato un nuovo step didattico.
IUAV Venezia
Oggi Lineapelle ha accompagnato 30 studenti del corso di Design della Moda e Arti Multimediali dell’Università IUAV di Venezia in visita alla conceria toscana Centrorettili (foto a destra). Un tour guidato lungo tutte le fasi di produzione che gli ha permesso di approfondire e capire l’identità molto particolare dei pellami esotici, dopo aver effettuato di recente lo scorso percorso, ma in relazione ad altre tipologie di pellami, presso Bonaudo. Il corso si concluderà con un esame il prossimo 18 aprile e prevede la progettazione di una capsule collection maschile composta da tre borse, un capospalla e una cintura. I prototipi saranno esposti alla prossima edizione di Lineapelle, la numero 97, dal 2 al 4 ottobre.
La Sapienza Roma
Location: Università La Sapienza di Roma. Oggetto: il corso “Le materie prime per la produzione di manufatti in pelle, loro caratteristiche, tecniche di lavorazione e rifinizione” a cura di Lineapelle. Target: gli studenti del corso di laurea in Scienze della Moda e del Costume. A loro, questa mattina, è stata proposta una lezione molto particolare. Protagonista: Cuoio di Toscana, che ha presentato, come spiegano dal Consorzio, “lo studio sulle proprietà antibatteriche della concia vegetale condotto dal Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università di Milano e da Wellmicro, spin-off dell’Università di Bologna, in collaborazione con Cuoio di Toscana, Silvateam ed Unitàn”.