L’industria cinese della pelle è certa che esisterà “per sempre”

L’industria cinese della pelle è certa che esisterà “per sempre”

Nell’agenda della filiera cinese della pelle ci sono diversi appunti. C’è la svolta “green”. Ci sono i dati semestrali. C’è la convinzione di essere così solida da avere garantita un’esistenza praticamente eterna. Così si espresso il presidente di CLIA (l’associazione di riferimento), Li Yuzhong: “La filiera durerà per sempre – sono le sue parole, riprese da leatherbiz –, perché garantisce prosperità alla popolazione, rafforzando il Paese”.

La svolta dell’industria cinese della pelle

Il presidente di CLIA ha parlato al pubblico durante la 29esima edizione del China International Leather Fair di Xinji. Qui ha spiegato lo “sviluppo verde” della filiera, in linea con la politica del governo nazionale. Il vicepresidente dell’associazione, Chen Zhanguang, ha evidenziato come per le imprese del settore si tratti di una fase “molto critica“. Ma, per un materiale di suo circolare, l’innovazione tecnologica può essere una risorsa in più per raggiungere gli obiettivi prefissati.

 

 

Intanto, la semestrale

Mentre i vertici della pelle cinese si sentono forti della propria eternità, i dati diffusi dalla stessa CLIA registrano nel primo semestre del 2021 un trend da tenere d’occhio. Su base annua l’industria della pelle cinese ha registrato il +11% (per 74 miliardi di dollari di fatturato). Tutte le categorie di prodotto hanno segnato risultati in area positiva: scarpe (+10%), valigeria (+9,5%), concia (+21%), abbigliamento (+9%). Non stupisce, dal momento che il confronto è sull’esplosione della pandemia. Ma c’è un trend da tenere d’occhio, dicevamo. Leatherbiz segnala nel semestre il rallentamento mese su mese dei tassi di crescita complessivi. (art)

Leggi anche:

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×