Nell’ultimo anno le vendite si sono contratte del 15%, soprattutto per le “incertezze politiche” dovute alle elezioni presidenziali del primo luglio 2018. Il calzaturiero messicano soffre da tempo. Per questo, allora, la concia del Paese latino-americano si gode ancora di più le certezze offerte dall’automotive: “Un terzo di tutte le automobili in pelle contiene pelli lavorate in Messico”, assicura Ernesto Vega Guillot, presidente di CICUR (associazione della concia del Guanajuato) a El Financiero. Il 50% della produzione locale di pelle è destinata ad automotive e aerospazio, si legge sul quotidiano economico, la restante parte va a calzatura e accessori. “Siamo tra i primi tre poli al mondo della pelle per le quattro ruote”, si compiace Vega Guillot. Il tradizionale rapporto della manifattura messicana con l’industria statunitense dell’auto, uscito indenne dalla tempesta Trump, e la presenza sul territorio delle principali multinazionali della componentistica sono garanzia di un business duraturo. (immagine da tamostudio.com)
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