La revisione dei dazi sull’importazione di calzature spaventa i conciatori messicani. In questi giorni il governo del Paese sudamericano sta valutando la possibilità di abolire o quantomeno ridurre le imposte aggiuntive sull’import di alcuni prodotti, tra cui anche le scarpe, cosa che comporterebbe come prima conseguenza l’ingresso di molta più merce proveniente dall’estero, in particolare dall’Asia. Lo scenario non preoccupa i grandi protagonisti dell’industria conciaria, gruppi internazionali che controllano diverse aziende lungo la filiera e che lavorano molto con l’automotive e l’aerospaziale, bensì i piccoli e medi produttori che ora non nascondo i propri timori.
Bottali a rischio
“Una grande percentuale di piccole e medie imprese dipende dall’industria calzaturiera, per cui se le tariffe sull’import dovessero diminuire aumenteranno gli acquisti di prodotti esteri e noi registreremmo un calo delle vendite dei prodotti nazionali, con ripercussioni sull’occupazione” ha spiegato – come riporta periodicocorreo.com.mx – il presidente della Camera dell’industria conciaria (CICUR) José Ernesto Vega Guillot. “Se le imprese calzaturiere entreranno in crisi, ci saranno ripercussioni anche per noi perché avranno problemi di pagamenti, e quindi anche di liquidità – aggiunge -. Siamo a bordo della stessa barca, che rischia di affondare”.