In Messico le concerie riaprono e, in un certo senso, intravedono il ritorno alla normalità. Nella prima metà del mese di giugno ulteriori aziende dello Stato di León hanno ricominciato a lavorare, seguendo quelle più fortunate della prima tornata di aperture. Un segnale di speranza per le circa 13.000 persone impiegate nel distretto. Tuttavia la loro produzione non è ancora al 100%.
Le concerie riaprono
Il presidente dell’associazione di riferimento nel León (CICUR), Ernesto Vega Guillot, ha spiegato all’emittente Tele Diario che nelle ultime settimane altre concerie hanno ripreso l’attività. A maggio solo il 20% delle aziende del settore ha lavorato, mentre oggi la percentuale è salita al 50%. La produzione non avviene a pieno ritmo, assecondando così gli ordini che arrivano ancora a rilento. “Procedono con cautela anche le fabbriche di scarpe, che sono arrivate al 30% dell’attività – spiega Vega Guillot alla tv -. È un problema perché la produzione viene interrotta molto e non ha gli stessi controlli di qualità. Le aziende devono lavorare molto lentamente per poter fare bene le cose”. Secondo il presidente di CICUR a livello nazionale la percentuale di concerie che ha ripreso l’attività si aggira lo stesso intorno al 50%. Queste dinamiche stanno portando ottimismo tra gli imprenditori e i lavoratori, che nel caso del distretto di León sono circa 13.000. Tuttavia molti posti di lavoro dovrebbero comunque andare persi. Per Vega Guillot si parla di circa il 10%. (art)
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