Il Global Compact delle Nazioni Unite è “l’iniziativa strategica di cittadinanza d’impresa più ampia al mondo”. Oggi ha un partecipante in più: Gruppo Mastrotto. Il colosso vicentino della concia, si legge in una nota, ha aderito al progetto nella “convinzione che uno sviluppo duraturo, equilibrato ed inclusivo richiede un’economia fondata su basi etiche solide, rispettosa della dignità umana e dell’ambiente”.
Gruppo Mastrotto aderisce al Global Compact
“Formalizzando la propria partecipazione all’iniziativa, Gruppo Mastrotto assume l’impegno di condividere, sostenere e applicare un insieme di principi fondamentali”, continua la nota del gruppo vicentino. Questi principi “costituiscono i Dieci Principi ispiratori del Global Compact e diventano così punto di riferimento per scelte strategiche e azioni quotidiane dell’azienda”. Per esempio, “dalla promozione e rispetto dei diritti umani all’impegno per eliminare tutte le forme di sfruttamento del lavoro e discriminazione professionale. Dal sostegno alla libertà di associazione dei lavoratori al contrasto alla corruzione in ogni sua forma. Fino alla promozione di una crescente responsabilità ambientale e di tecnologie che riducano il consumo di risorse naturali e gli impatti sull’ecosistema”.
Di cosa stiamo parlando
Il Global Compact è un Patto Globale che nasce dalla volontà di promuovere un’economia globale sostenibile, rispettosa dei diritti umani e del lavoro, della salvaguardia dell’ambiente e della lotta alla corruzione. È stata proposta, per la prima volta nel 1999, presso il World Economic Forum di Davos, dall’ex segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan. Da quando è diventata operativa, nel luglio 2000, le aziende aderenti sono diventate oltre 18.000 in rappresentanza di 160 Paesi, “dando vita a una nuova realtà di collaborazione mondiale – continua la nota del Gruppo Mastrotto -. In estrema sintesi il Global Compact è un network che unisce governi, imprese, agenzie delle Nazioni Unite, organizzazioni sindacali e della società civile, con lo scopo di promuovere su scala globale la cultura della cittadinanza d’impresa”. Ma è anche “una piattaforma di elaborazione di policy e linee guida per gestire economie e politiche sostenibili. Nonché una struttura operativa per aziende che sono impegnate in business responsabili per sviluppare, implementare, mantenere e diffondere pratiche e politiche sostenibili”. Infine, è anche “un forum nel quale conoscere, affrontare e condividere esperienze di business e aspetti critici della globalizzazione”.
Il commento
“Faremo tutto ciò non solo considerando il nostro interno, ma guardando al di là dei nostri cancelli, coinvolgendo la nostra supply chain – commenta la presidente del Gruppo, Chiara Mastrotto – consapevoli che la natura delle questioni da affrontare privilegia un approccio cooperativo, una prospettiva in cui tutti possono dare un valido contributo. Attraverso l’adesione al Global Compact miglioreremo le nostre competenze organizzative e la nostra progettualità”. Come? “Grazie ad attività formative su scala locale ed internazionale, workshop con imprese e leader globali, iniziative multistakeholder, acquisendo prospettive diverse dalle nostre, fondamentali per individuare soluzioni innovative ed efficaci. Faremo tutto questo convinti di poter dare un contributo positivo e costruttivo ad un’iniziativa che rappresenta il punto di riferimento mondiale per l’azione delle imprese nell’ambito dello sviluppo sostenibile.”
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