In Mongolia, la filiera della pelle investe in salute e sicurezza. Un gruppo di 40 conciatori (le cui aziende hanno sede in differenti regioni della nazione asiatica) hanno partecipato a un corso di formazione. Lo hanno organizzato UNIDO (Organizzazione per lo Sviluppo Industriale delle Nazioni Unite), FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) e ilgoverno di Ulan Bator.
120 tutor
Il corso ha visto la partecipazione, in veste di tutor, di 120 esperti. Hanno approfondito il tema della valutazione e della gestione dei rischi (anche quelli relativi all’utilizzo di prodotti chimici). Focus particolare sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro.
Una necessità
“Salute e sicurezza sul lavoro sono temi che non rappresentano una scelta, ma una necessità per soddisfare gli standard internazionali – ha commentato il coordinatore del progetto UNIDO, Munkhbolor Gungaa -. La nostra esperienza internazionale si integra perfettamente con le competenze presenti in Mongolia, incluso il miglioramento della produzione e della qualità delle lavorazioni“.
Il valore
L’anno scorso, in questo stesso periodo, sempre UNIDO, in collaborazione con il governo mongolo, aveva lanciato una serie di corsi modulari a distanza per “migliorare la catena del valore nella lavorazione delle pelli”, favorendo così la nascita di nuovi posti di lavoro e, quindi, opportunità di reddito.
Immagine tratta da unido.org