Una nuova conceria in Marocco, moderna ed efficiente. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa, valido dal 2025 al 2029, che Nuti Ivo Group ha firmato il 28 maggio a Rabat con il ministro dell’Industria e del Commercio, Ryad Mezzour. L’impegno consente alla holding toscana, che in Marocco già vanta la partnership con conceria Shihara (pelli bovine e ovicaprine prevalentemente per calzatura), di rafforzare la presenza in Nord Africa. Il protocollo, a quanto si apprende dal portale informativo del Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale (MAECI), prevede un investimento da circa 12 milioni di euro, la creazione di 265 posti di lavoro diretti per la produzione di 11.500 pezzi giornalieri.
Una conceria moderna
La manifattura della pelle è orientata a livello globale alla riforma green delle sue pratiche. Il nuovo insediamento produttivo di Nuti Ivo Group sarà coerente con lo sforzo collettivo. Per l’impianto è in programma “lo sfruttamento dell’energia solare per soddisfare parte del fabbisogno energetico – si legge sul portale informativo del MAECI –, nonché l’avvio di processi di trattamento dei rifiuti finalizzati al loro recupero. Questi rifiuti verranno utilizzati per produrre fertilizzanti, compost e gelatina”. Manifesta soddisfazione anche il governo marocchino: “La moderna conceria soddisferà le esigenze dei mercati di destinazione in termini di rispetto degli standard qualitativi e ambientali – sono le parole di Ryad Mezzour – e consentirà di fornire una materia prima di fascia medio-alta”.
Foto dal ministero marocchino dell’Industria e del Commercio
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