La pelle è un po’ come il buon vino: migliora con il passare del tempo. Un’opinione diffusa (ma che andrebbe resa molto più virale), condivisa e ben raccontata da Jimmy Ahlgren, sales and marketing director di Elmo Leather, conceria svedese che fa parte di Rino Mastrotto Group e che è specializzata in pelli per automotive e arredamento. Jimmy Ahlgren ha riportato un aneddoto significativo a CruiseandFerry.net, portale di informazione dedicato all’industria dei trasporti marittimi. Il manager scandinavo racconta di essersi trovato, di recente, seduto nel ristorante di un esclusivo golf club svedese insieme a due amici, tra cui un ex collega oggi in pensione. Quest’ultimo “mi ha detto: ricordo quando ho consegnato la pelle per queste sedie – racconta Ahlgren -. Allora gli ho chiesto che anno fosse e lui mi ha risposto: 1980“. Trentanove anni dopo essere state realizzate erano ancora più belle di quando uscirono dalla fabbrica. “Essere green è molto importante per la nostra azienda per cui quando una sedia, fatta con la nostra pelle, è ancora bella dopo 39 anni è un punto a favore della sostenibilità”. Una sostenibilità e una qualità che possono sembrare un lusso in termini di prezzo, ma che in realtà, secondo Ahlgren, si rivelano un investimento molto vantaggioso anche sotto questa luce: “Alcune persone pensano che i prodotti venduti a prezzi alti comportino sempre dei costi elevati per l’acquirente, ma non è così – continua -. Se prendiamo il prezzo della nostra pelle e lo dividiamo per 39 anni, il costo annuale del materiale sarà molto più basso di un prodotto realizzato con altri materiali più economici, ma che durano al massimo tre anni”.
Nell’immagine lo scresshot del portale CruiseandFerry.net