Coronavirus, Fase 2. Il mondo, come lo conoscevamo, è sottoposto a uno stravolgimento. La filiera della pelle non ne è esclusa. Ma non per forza in posizione di oggetto passivo: non c’è da essere fatalisti. Con l’innovazione governiamo il cambiamento: ne è certo Graziano Balducci, titolare di Conceria Antiba e presidente di SSIP. La premessa è che vorremo tornare alla nostra vita, ma lo faremo “in modo diverso”, perché saranno diverse le “attenzioni che porremo nelle relazioni con gli altri, il modo in cui interagiremo e in cui manterremo i luoghi puliti”, spiega l’imprenditore. Uno sforzo olistico alla volta dell’efficienza e della sostenibilità.
Come Cambieremo
Per il numero 4 del 2020 La Conceria ha deciso di raccontare un periodo speciale, come quello della pandemia da Covid-19 , con un numero speciale. Quando sugli equilibri che raggiungerà il mondo una volta superata l’emergenza ci si deve ancora fermare al campo delle ipotesi, abbiamo deciso di interrogare i protagonisti del fashion business per scoprire la loro visione. Al dibattito partecipano conciatori, calzaturieri, pellettieri, analisti, designer e studiosi.
Con l’innovazione governiamo il cambiamento
Che cosa vuol dire per l’industria conciaria affrontare “il concetto di sostenibilità a 360 gradi”? Impegnarsi perché ci siano “ancor meno consumi di acqua e di prodotti chimici – spiega Balducci –, ancor meno emissioni. Poi, nuovi processi e continua innovazione”. È uno sforzo che promette risultati migliori se perseguito tutti insieme. “Il ruolo pubblico di SSIP sarà importante, centrale, come quello di UNIC – Concerie Italiane e di tutti i soggetti e associazioni a livello distrettuale e nazionale”.
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