Per gli esportatori statunitensi di materia prima conciaria il 2018 è iniziato male. Nel periodo gennaio-febbraio il fatturato estero delle pelli salate è diminuito del 18%, attestandosi a quota 412,5 milioni di dollari. In questo senso, consola poco che la variazione percentuale in volume sia in area positiva: con oltre 8 milioni di pelli imbarcate, la progressione è del +4%. Ancora peggio vanno le cose per il wet blue. Secondo i dati elaborati da USHSLA (l’associazione statunitense dei trader) e pubblicati da LeatherBiz, nei 4 mesi le pelli esportate sono state 1,5 milioni, per un giro d’affari di 157,2 milioni di dollari: vale dire rispettivamente il -26% e il -21% su base annua.
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