Con un investimento di circa 3 milioni di euro, PoTeCo, il Polo Tecnologico Conciario di Santa Croce sull’Arno, finanzia un progetto di razionalizzazione degli spazi esistenti e di allestimento di nuovi laboratori. Questi saranno destinati ai servizi di analisi e di trasferimento tecnologico. Sarà sviluppata, inoltre, l’attività di formazione delle maestranze. Sarà creato ex novo uno spazio dedicato interamente alla ricerca attraverso la realizzazione di un dimostratore tecnologico. Questo sarà il teatro delle collaborazioni con Università e partner nazionali ed internazionali.
I nuovi laboratori
Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio ha da poco approvato il progetto. L’intervento prevede il cofinanziamento della Regione Toscana (che partecipa con poco meno di 1,7 milioni di euro) e dei conciatori del Distretto Industriale di Santa Croce sull’Arno. Il Consorzio riunisce i comuni di Santa Croce sull’Arno, San Miniato, Fucecchio, Castelfranco di Sotto, Santa Maria a Monte e Montopoli in Val d’Arno.
PoTeCo
Il Polo Tecnologico Conciario rappresenta uno strumento pubblico/privato volto allo sviluppo, alla ricerca e alla formazione delle lavorazioni specialistiche della filiera concia-calzatura. Non più di 4 anni fa si sono conclusi i lavori di realizzazione della sua nuova sede a Santa Croce sull’Arno. Anche in questo caso il progetto era finanziato da Regione e privati e gestito interamente dal Consorzio dei Comuni. La nuova sede fu anche occasione per l’ampliamento della compagine sociale, oltre ai conciatori, ai contoterzisti ed ai calzaturieri.
Non arrendersi
“Siamo orgogliosi di questo progetto – dicono i sei sindaci del Consorzio – e di questo modo di lavorare del pubblico e del privato. Siamo riusciti ancora una volta, e nonostante la crisi generale, a dare un segno tangibile della volontà di non arrendersi mai del nostro territorio”. “Questo progetto – dice l’ad PoTeCo, Luca Tempesti – segna un nuovo fondamentale step nel processo di consolidamento e crescita di PoTeCo quale realtà strategica a supporto della filiera. Una crescita che è un’opportunità per l’intero distretto, che già oggi vede in noi la sintesi delle sue migliori forze”. (mvg)
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