Stop agli incentivi per l’uso del carniccio della concia come biomassa.
Un decreto del ministero dello Sviluppo Economico ha modificato le regole per la produzione di energia rinnovabile ed ha disposto che il carniccio della concia, ovvero lo scarto che rimane dopo che la pelle è stata lavorata, rimane escluso dai materiali soggetti ad incentivo per la produzione di energia.
La notizia interessa particolarmente le concerie della provincia di Vicenza, che annualmente producono circa 80 mila tonnellate di carniccio che veniva trasportato in Emilia e in Lombardia e utilizzato come biomassa. Senza gli incentivi però le aziende non trovano più vantaggiosa questa operazione e dovranno,nei prossimi mesi, attrezzarsi per smaltire il carniccio come rifiuto oppure recuperarlo affidandolo ad aziende specializzate come fertilizzante o integratore dei mangimi.
Si tornerà, insomma, a smaltire il carniccio localmente e la Provincia avrà il compito di vigilare sull’intero processo di smaltimento. (Al.Gr)