C’è un vuoto di pelle in Russia. Da quando (circa un anno fa) le relazioni della Federazione con i Paesi dell’area Euro e del nord America si sono fatte rade e ostili (se non proprio impossibili per le sanzioni), Mosca ha cercato nei Paesi dell’Asia centrale nuovi partner commerciali. Con l’India gli scambi sono già prolifici. Un accordo con il Pakistan promette di sviluppare le relazioni anche con Islamabad.
Il vuoto di pelle della Russia
Lo spartiacque nelle relazioni tra la Russia e i Paesi occidentali è stato, non c’è neanche bisogno di ricordarlo, l’invasione dell’Ucraina. Il rapporto che si è instaurato tra Mosca e Nuova Delhi è diventato di recente un caso politico internazionale. L’interscambio tra i due Paesi, scrive The Guardian, è aumentato nel complesso del 413% e in buona parte riguarda pelle e prodotti in pelle. Ad esempio da Homera Tanning, conceria nello stato di Haryana, riconoscono di esportare mensilmente in Russia pelle per 930.000 euro circa. Il giro d’affari tra maggio e ottobre 2022 ha superato i 5 milioni. I clienti russi, che prima valevano una quota del 10% del fatturato e oggi ne rappresentano il 70%, sono calzaturifici che riforniscono l’esercito russo.
Non basta l’India
Ma alla Russia la sola India non basta. E infatti è notizia di questi giorni che le camere di commercio di Mosca e Islamabad hanno siglato un’intesa per favorire la crescita degli scambi fino a 5 miliardi di dollari: i primi offrono combustibili fossili a buon mercato e investimenti, mentre i secondi rispondono con prodotti della manifattura. Tra gli articoli di cui il Pakistan si impegna a rifornire la Russia ci sono pelle, calzature, abbigliamento e articoli sportivi.
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