Sicurezza e serietà. Sono questi i principi che Anaconda di Ponte a Egola intende perseguire (anche) con la certificazione anti-Covid. La conceria toscana ha ottenuto lo schema che fa riferimento alla nuova Specifica Tecnica ICEC TS422. In altre parole, come spiega ICEC, quello relativo alla “gestione dell’emergenza Covid-19 nelle aziende della filiera della pelle” (concerie, in prima battuta, ma anche terzisti, manifatturieri e chimici). “Un impegno e una forma di attenzione che abbiamo messo in atto in primis per la nostra salute – ha spiegato la titolare, Sandra Testai –. Ma, anche, per garantire alla nostra clientela e ai nostri collaboratori che il nostro è un ambiente di lavoro sicuro e sereno. E per comunicare ottimismo”.
Sicurezza e serietà
“L’attenzione all’igiene e alla sicurezza che avevamo già è stata rimarcata e accentuata – dice l’imprenditrice -. La nostra è una piccola azienda, siamo 10 persone, quindi il distanziamento non è stato difficile da mantenere. Al massimo in una stanza ci sono 2 persone e, nella turnazione del personale, non abbiamo avuto grandi cambiamenti”. Quello che è cambiato è l’accortezza nell’utilizzo dei giusti prodotti igienizzanti e nella scrupolosa attenzione nel limitare le visite dall’esterno. “Non c’è più un via vai di persone in azienda. E con i visitatori prendiamo tutte le dovute precauzioni. Inoltre, facciamo sanificazioni una volta a settimana, vaporizzando dei prodotti che sono quelli specifici e indicati dai protocolli di sicurezza”.
Comunicare ottimismo
“Volevamo comunicare il nostro ottimismo– racconta Testai -. Vogliamo credere che la situazione si risolva il prima possibile. Ci siamo abituati a una serie di atteggiamenti che sono quelli giusti e che intendiamo portare avanti. La nostra è una dimostrazione di serietà e accortezza. Con la certificazione ICEC, e impegnandoci nel mantenere determinati standard, speriamo che i nostri clienti apprezzino l’ambiente di lavoro sicuro e sereno che stiamo cercando di garantire. Le multinazionali del lusso con le quali lavoriamo al momento hanno standard molto serrati da rispettare. Ecco: speriamo che, pian piano, questi limiti comincino ad allentarsi”.
La forza lavoro
“In questa fase molto particolare abbiamo fatto una mossa, anche impegnativa per noi, che desse un po’ di serenità alla nostra forza lavoro”. Anaconda, infatti, ha deciso di anticipare la cassa integrazione ai propri dipendenti e di versare il premio produzione in una sola soluzione nella busta paga di maggio, invece di rateizzarlo.
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