Il distretto conciario di Lorca non molla. Situata nella Regione della Murcia, la cittadina spagnola vanta una lunga tradizione conciaria e, nonostante le difficoltà generate dalla crisi economico-finanziaria e il corollario di chiusure e trasferimenti di aziende, continua a rappresentare un riferimento importante nella filiera della pelle nel Paese e in Europa. Come racconta il sindacalista José Ibarra a verdad.es, negli anni Ottanta il distretto conciario di Lorca dava lavoro a circa 1.800 persone distribuite in una cinquantina di aziende. Un po’ alla volta le cose cambiarono e ad oggi il numero di dipendenti impiegati è sceso a 250 e quello di aziende a una dozzina, in un’area che ha vicino territori come la Catalogna e Valencia dove lo stesso settore dà lavoro rispettivamente a 1.000 e 550 persone. Chi è rimasto a Lorca lo ha potuto fare puntando sulla qualità, al punto che le aziende della cittadina murciana pesano per il 15% sui 690 milioni di euro di fatturato generato dal settore in Spagna, con una percentuale di export pari al 52%, rivelandosi capace di tenere testa ai prodotti che arrivano dal Nord Africa. Nel frattempo, aziende e parti sindacali hanno sottoscritto il pre-accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore che porterà, tra le altre cose, a un aumento dello stipendio pari al 2% annuo. (art)
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