Spagna, nel 2021 il semilavorato cresce più veloce del finito

Spagna, nel 2021 il semilavorato cresce più veloce del finito

Nei primi 10 mesi del 2021 le esportazioni di materia prima spagnola hanno veleggiato verso i livelli pre-pandemici. I numeri degli anni precedenti al 2020, però, sono ancora lontani. La crescita della pelle grezza è stata del 37,2%, quella del semilavorato del 34,5% e quella del prodotto finito del 15,1%. Il confronto tra 2021 e 2019 mostra una crescita significativa della vendita all’estero di semilavorato. Che cresce più veloce dell’export di pelli conciate. Calo che registrano anche le importazioni.

Va più veloce il semilavorato

I dati della Direzione generale delle dogane spagnole mostrano segnali di ripresa per il commercio della pelle. Come riporta lederpiel.com, nei primi 10 mesi del 2021 le concerie spagnole hanno venduto all’estero 128,3 milioni di pelli grezze (+37,2% sul 2020), 53,9 milioni di semi-lavorate (+34,5%) e 275,5 milioni di prodotto finito (15,1%). Il confronto con lo stesso periodo del 2019 mostra una stabilità per l’export di grezzo (+0,7%), una crescita del 12% per il semilavorato e una contrazione del 13,4% del prodotto finito. Per ciò che riguarda le importazioni, nei primi 10 mesi dell’anno scorso la Spagna ha acquistato il 16,6% di pelli grezze in più mentre i semilavorati hanno registrato un incremento del 5,9% e i prodotti finiti dell’8,4%. Rispetto al 2019, il grezzo cresce del 6,4%, ma i semilavorati e i finiti scendono (del 17,8% e del 34,1%).

La geografia delle vendite

L’Italia resta il mercato principale delle pelli spagnole: qui l’export di grezzo vale 47,1 milioni di euro, quello di semilavorato 20,1 e quello di finto 85 milioni. Per il grezzo il secondo mercato è la Cina, mentre per gli altri prodotti la Francia. Nelle importazioni di grezzo prevale la Francia, nei semi-lavorati e finiti l’Italia. (art)

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