Sud America, tensioni tra i lavoratori di Paycueros e Sadesa

Sud America, tensioni tra i lavoratori di Paycueros e Sadesa

La stampa sudamericana ci racconta di tensioni tra i lavoratori delle grandi concerie tra Uruguay e Argentina. I sindacati non sono contenti, a proposito del primo Paese, del comportamento del management di Paycueros: si è tirato indietro da un accordo che coinvolgeva anche il Ministero del Lavoro per la tutela dei livelli occupazionali. Al contrario di quanto avviene nella “vicina” Sadesa, dove prime voci di interventi drastici sull’organico sono attenuate dal ricorso ad ammortizzatori.

 

 

Tensioni tra lavoratori

La situazione più complessa, dicevamo, si registra in Uruguay. Paycueros conferma i 50 licenziamenti, malgrado la disponibilità del ministero a prorogare in maniera eccezionale per 90 giorni il Seguro de Paro (una sorta di Naspi). E conferma l’impiego per 180 dipendenti (sui 550 che contava prima dello stato di crisi), ma con turni ridotti a rotazione a tempo indeterminato. La stampa locale riporta l’indignazione delle sigle sindacali: l’impresa si sarebbe sottratta dagli accordi più miti senza fornire spiegazioni. L’argentina Sadesa, invece, si sarebbe mossa per scongiurare il peggio. Le cronache avevano prospettato inizialmente il licenziamento per 100 operai e la sospensione senza stipendio per altri 200. La conceria, scrive la stampa argentina, avrebbe avviato il “Procedimiento Preventivo de Crisis” per evitare il peggio.

Foto d’archivio: proteste all’ingresso di Paycueros

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