Divieto totale per l’export di pelli grezze e salate, insieme al dazio del 20% su quello di wet blue e di wet white per due anni; al termine del biennio, l’imposta diverrebbe del 40%. È questo, per sommi capi, il pacchetto di misure protezionistiche che il Dipartimento per il Commercio Estero del Sudafrica ha in mente per la materia prima conciaria. Un pacchetto di restrizioni che Pretoria vorrebbe adottare a distanza di un anno dall’introduzione delle prime norme a discapito del commercio estero di pelli grezze e semilavorate. Stando a quanto riporta the Sauer Report, però, non è chiaro quale sarà l’iter di approvazione, né se tale approvazione ci sarà. L’associazione sudafricana della pelle (SHALC) è divisa. La componente dei trader è pronta alla battaglia.
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