Tracciabilità elettronica, subito! In Uruguay il dibattito è aperto: “Così ogni pelle varrà il doppio”

Il tema, estremamente attuale, è la tracciabilità lungo tutto la filiera della pelle. Il Paese dove, come riporta il portale Leatherbiz, se ne dibatte in modo particolarmente acceso è, tra i tanti, l’Uruguay. Il fatto: Alberto González Buceta (nella foto, tratta da elobservador.com.uy), ceo di Frigorífico Las Piedras, intervenendo al convegno “El mercado ganadero en modo oportunidad” di Montevideo, ha dichiarato che “l’unica possibilità è insistere sulla tracciabilità elettronica di ogni capo di bestiame che passa attraverso le fattorie, i foraggi e i macelli. Farlo rappresenta un vantaggio strategico piuttosto che un onere indesiderato”. Le reazione degli allevatori: “Belle parole, ma chi paga per questo upgrading tecnologico?”. Per Buceta la risposta sta nel concetto stesso di investimento, perché “la tracciabilità elettronica dei bovini permette di generare una moltiplicazione degli utili” e, soprattutto, “evitando di marchiare i capi, le pelli varranno quasi il doppio, aspetto che gli allevatori dovrebbero tenere molto bene in considerazione e che gli permetterebbe di rientrare dei costi sostenuti per implementare il sistema”. Chi riuscirà a far valere le sue ragioni?

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