L’Unione Europea e il Vietnam siglano l’accordo per il libero scambio (EVFTA), intesa che promette di avvicinare ancora di più le due regioni quando, a proposito di filiera della pelle, Hanoi è allo stesso tempo grande esportatore di calzature e interessante acquirente di materiali finiti.
Tempi
C’è bisogno ancora di tempo perché il deal diventi effettivo. I negoziati, iniziati nel 2012, sono terminati nel 2018. Lo scorso 30 giugno Cecilia Malmström, commissario europeo per il Commercio, ha siglato il testo con il ministro vietnamita dell’Industria. Manca, adesso, l’approvazione del Parlamento Europeo e poi, eventualmente, quella dei singoli stati membri sulla parte di intesa relativa agli investimenti diretti. Secondo Reuters, su alcune tipologie di beni il percorso di liberalizzazione avverrà nell’arco di dieci anni.
L’area pelle
Nel 2018 il Vietnam (che già beneficia del Sistema di Preferenze Generalizzate – GSP) ha esportato calzature per 16,2 miliardi di dollari: di questi, 4,66 verso i Paesi del Vecchio Continente, riportano le statistiche delle autorità doganali di Hanoi. Nel 2017, invece, secondo Eurostat la pelle (sia finita che grezza) valeva circa il 2% degli oltre 10,6 miliardi di dollari di esportazioni europee verso la Repubblica asiatica.
Opportunità conciaria
Nel 2018 il Vietnam è stato il sesto mercato mondiale per la pelle finita italiana. Hanoi ha comprato poco meno di 13 milioni di metri quadri di materiale made in Italy, per un importo di 165,8 milioni di euro (più del doppio del Regno Unito, più del triplo della Corea del Sud). Rispetto al 2017, certifica il Servizio Economico di UNIC – Concerie Italiane, la performance vietnamita vale il +9,2% in valore e il +15,8% in volume.
Dazi
Ad oggi, la pelle italiana incontra alle dogane vietnamite un dazio del 10%. Le uniche eccezioni sono rappresentate dalle croste di pelli bovine non intere e le suine, sulle quali invece grava una più leggera tariffa del 5%. Quando EVFTA sarà effettivo, i materiali italiani troveranno accesso facilitato a un mercato di suo già in crescita.
Reazioni asiatiche
Secondo i vertici di Lefaso, l’associazione vietnamita della pelle e del prodotto in pelle, EVFTA sarà, quando il Paese è già tra i protagonisti mondiali dell’industria della scarpa, un’ottima opportunità di crescita. Non solo per gli imprenditori vietnamiti. Secondo il quotidiano South China Morning Post, anche molti calzaturieri di Pechino, già impegnati da anni in attività di offshoring ad Hanoi, tengono d’occhio lo scenario. Chi tra loro ha l’Unione Europea come principale mercato di riferimento, investirà ancora di più in Vietnam.
Foto dall’account Twitter della Commissione Europea