Seppure l’accordo di libero scambio tra UE e Mercosur non prevedesse nulla in particolare per gli estratti vegetali, secondo i vertici di Unitán, fornitore conciario argentino, ci sarebbero “grandi aspettative” sui suoi effetti. Se, poi, l’intesa siglata tra le due aree di libero scambio includerà anche un trattamento specifico per i tannini vegetali, “le novità non possono che essere positive”. Lo ha spiegato Antonio Gil, responsabile delle Relazioni Istituzionali di Unitán, al quotidiano argentino Expres Diario.
Attesa
“Ancora non si conoscono i termini esatti dell’accordo – sono le parole di Gil –, ma alcuni settori già sanno che ne trarranno benefici, come la zootecnia”. L’industria degli estratti vegetali non appartiene al novero dei fortunati, ma Gil la prende con filosofia: per la sua azienda, che è già internazionalizzata e ricava il 90% del fatturato dai mercati esteri (Italia e Messico per la concia), l’intesa UE – Mercosur, “per la quale ci sono voluti 20 anni di negoziati, rimane un grande passo”. Un eventuale condizione agevolata all’export sarebbe, in ogni caso, la ciliegina sulla torta, perché renderebbe il prodotto argentino più concorrenziale nei confronti degli estratti rivali di Brasile e Sudafrica.
Timori
Gil non nasconde due timori: uno legato ai tempi di ratifica dell’accordo, e l’altro alle possibili reazioni ostili all’accordo stesso. “Per l’approvazione ci vorrà tempo – conclude il dirigente –, in alcuni Paesi più che altrove, su alcuni prodotti più che su altri. Ma arriveremo in porto”.