Il bilancio della festa del Sacrificio (Eid-ul-Azha) in Bangladesh dice che la raccolta delle pelli è andata bene. Le celebrazioni hanno prodotto il solito gran numero di pelli. Ma, al contrario del 2021 (che fu di contrazione), quest’anno i commercianti di materia prima conciaria hanno lavorato intensamente. Lo dimostrano i dati che provengono tanto dalla Turchia quanto dal Bangladesh. Sulle concerie bangladesi s’abbatte, però, la scure della sicurezza ambientale. Un gruppo di 27 imprese ha dovuto sospendere l’attività di import a causa dell’intervento della Commissione che vigila sul rispetto della conformità ambientale.
Il bilancio della festa del Sacrificio
In Bangladesh le concerie hanno acquistato dai commercianti di pelli 550.000 pezzi contro i 300.000 del 2021. Quasi il doppio. A fissare il prezzo delle pelli è il Ministero del Commercio, che quest’anno ha deciso di incrementarlo di 7 taka per piede quadrato (circa 7 centesimi di euro) arrivando a una forbice compresa tra i 40 e i 52 taka (tra i 40 e i 50 centesimi circa).
La scure della sicurezza ambientale
Intanto, 27 concerie bangladesi non possono più importare prodotti chimici. Lo ha deciso la NBR (National Board of Revenue) che, come riporta tbsnews.net, ha sospeso le loro licenze fideiussorie. Secondo l’organismo, le 27 concerie non avrebbero adempiuto agli obblighi di legge e, in particolare, non disporrebbero dei certificati di sdoganamento del Dipartimento dell’ambiente. Senza la licenza, le concerie non possono importare le materie necessarie ai processi di lavorazione delle pelli. BTA (Bangladesh Tanners Association) ha già incontrato gli alti funzionari di NBR chiedendo di rinnovare la licenza alle imprese.
Asse Algeria-Italia
Soddisfazione anche in Algeria. Qui in occasione della festa del Sacrificio nei principali centri della pelle (come Batna e Sétif) i commercianti hanno raccolto 30.128 pelli contro le 30.000 dell’anno scorso. A far sorridere gli operatori, però, è il numero di pelli effettivamente utilizzabili: 5.061 nel 2022 contro le sole 800 del 2021. Grande importanza l’ha acquisita il mercato italiano. Come riporta aps.dz, l’unità di Batna di ACED (Algérienne des cuirs et dérivés) ha comunicato che le concerie del distretto hanno finora esportato in Italia quasi 60.000 pelli semilavorate. (art)
Foto da Shutterstock: raccolta delle pelli in Bangladesh nel 2018
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