Un elemento di verità in più sull’impatto ambientale della pelle

Un elemento di verità in più sull’impatto ambientale della pelle

Il calcolo del carbon footprint della pelle bovina finita, da Cotance l’hanno spiegato già durante il workshop di aggiornamento sui risultati del progetto di gennaio 2024, è faccenda spinosa. Perché la metodologia è complessa e la sola definizione del campione di studio (tutte le concerie, si può dire, sono diverse tra loro) è un grattacapo. Eppure, serviva aggiungere un elemento di verità nel dibattito sulla sostenibilità della pelle. Per questo, come vi raccontiamo dalle pagine del numero di giugno del mensile La Conceria, l’associazione comunitaria di settore, nell’ambito del dialogo sociale europeo, si è impegnata nella realizzazione dello studio “Carbon Footprint of European Bovine Leather”.

 

 

Un elemento di verità

Nell’articolo dal titolo “Un Numero da cui Partire”, dunque, vi raccontiamo nel dettaglio premesse e conclusioni della ricerca promossa da Cotance. Uno studio che si propone, oltretutto, come strumento a disposizione delle aziende, che valutando l’impatto delle varie fasi del proprio processo possono meglio procedere nel loro efficientamento.

Clicca qui per leggere Un Numero da cui Partire

Qui per sfogliare il sommario del numero di giugno

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